Scambio di Coppia
MIA MOGLIE SERENA E I DUE CAMIONISTI
di SingoloRomagnolo
20.12.2024 |
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"Lo sarei stato anche io?
Era passata più di un’ora, Serena era sempre sul camion, non potevo vedere quello che facevano, ma attraverso i finestrini aperti..."
Quella sera, si festeggiava la promozione di un collega, io e mia moglie Serena, dopo aver portato il bambino dai nonni, arrivammo al ristorante, in ritardo,...il parcheggio era tutto occupato, per fortuna dall’altra parte della strada c’era un magazzino con il cortile, completamente vuoto.Mi attardai un attimo, il tempo di prendere il regalo e chiudere l’auto, mia moglie era sul ciglio della strada, mi aspettava per attraversarla, per raggiungere l’entrata del ristorante.
Alla vista di mia moglie Serena, sul bordo della strada, alcune auto in transito lampeggiavano, altre suonavano il clacson, mentre la raggiungevo mi chiedevo, se l’avessero scambiata per una donna da marciapiedi o se erano solo approvazioni per la sua bellezza. Questo pensiero, mi turbava, riaffiorando spesso durante la cena, era la prima volta che immaginavo mia moglie come una puttana. La serata, trascorse in allegria, anche Serena, che solitamente è molto chiusa e, riservata, si stava divertendo, ascoltava con piacere le barzellette di fine serata, anche le più spinte.
Devo dire che la cosa mi sorprese,.... solitamente si scandalizzava e, preferiva argomenti più sobri. Fummo tra gli ultimi a lasciare il locale, l’abbracciai avvicinandoci verso l’auto, un grosso TIR la nascondeva, alla nostra vista, passammo davanti al
camion e mentre con una mano azionavo il telecomando per aprire l’auto, con l’altra accarezzai il culo di Serena mentre le ficcavo la lingua in bocca.
La sentii arrendevole come non mai, spingeva il suo pube contro di me e mi divorava la lingua, era da parecchio tempo che non la sentivo così passionale, eccitata. Quasi quasi provo a scoparla qua, pensai, chissà se ci sta!!!
Non abbiamo mai fatto nulla di trasgressivo e, il solo pensiero mi aveva procurato una forte erezione.
Improvvisamente sentimmo una voce,...”beato lei che ha una donna così bella con la quale passare la notte”!!
Dal finestrino del TIR, sporgeva la testa rasata, di un uomo,
credo 50 enne, barba incolta e due occhietti vispi,...che scrutavano Serena dalla testa ai piedi. Mi sembrava simpatico, così risposi, si sono proprio fortunato ad avere una moglie così carina; lei viaggia solo?
No ho un collega, che ora sta dormendo, dobbiamo affrontare un lungo viaggio e, nonostante sia giovane e carino, non c’è paragone con la sua signora, nel frattempo mi ero appoggiato con la schiena all’auto, accostandomi Serena, contro il
mio ventre, lei rivolta verso il camionista, ed avevo iniziato a strofinare il cazzo duro contro il culo, nel mentre chiesi; le piace tanto mia moglie? Si è bellissima!! Non so dire il perchè ma mi divertivo a esporre mia moglie ad un estraneo, rincarai, chiedendo...”ha visto che seno?”
“Scommetto che le piacerebbe vederlo nudo”,...non so cosa mi abbia preso, ma oramai l’avevo detto. Io ero eccitatissimo, passai le mani sui grossi seni e, iniziai a massaggiarli, “ma cosa fai? Sei matto, dai, andiamo a casa”, mi sussurrò piano Serena,..leccandole l’orecchio, le risposi, ”..lasciami fare solo un pò, senti come sono eccitato.... facciamogli vedere qualcosa, hai sentito, poveraccio deve affrontare un lungo viaggio”.
Mia moglie abbandonò la testa sulla mia spalla, lasciandosi sbottonare la camicetta, l’uomo strabuzzò gli occhi alla vista di tanta meraviglia, il reggiseno copriva a malapena i capezzoli,”..allora come le sembra!!!” “Magnifico, stupendo, è proprio come piace a me”.
“Tom, vieni a vedere che tette!”, un attimo dopo apparve la testa riccioluta del suo collega, nel buio della notte risaltavano, i suoi occhi ed i suoi denti bianchi, era un nero sui 30 anni.
Ormai avevo aperto tutta la camicetta e continuavo a palparla attraverso il reggiseno, Serena non parlava, si lasciava fare, i due mi pregavano di
mostrarla ancor di più, così abbassai le coppe mettendo a nudo il seno stupendo, i capezzoli erano duri fra le mie dita, a Serena piace farseli martoriare dolcemente, infatti lentamente, iniziò a strofinare il culo contro il mio cazzo durissimo, in quell’attimo, pensai di approfittarne, ed iniziai a far salire la gonna lentamente i, maschi non parlavano,seguivano attentamente la mia mano,che scopriva le cosce, sempre più su. Ormai la gonna, era arrotolata in vita, i due potevano vedere le mutandine di seta trasparenti, coperte solo dalla mia mano che massaggiava la fica attraverso la sottile stoffa, “allora come vi sembra la mia signora”!!! “Gran bel pezzo di fica”, commentò l’italiano, “ora vi mostro anche il culo”, così dicendo la feci girare,
verso di me, mentre giocavamo con la lingua, le sollevavo la gonna scoprendo le chiappe,
“sei un porco, non dovresti mostrarmi così”,....non oppose una gran resistenza e, lasciò che le spostassi le mutandine, scoprendole il culo, “lasciati guardare non vedi che ti stanno mangiando con gli occhi, quelli stanotte si faranno una sega e, sborreranno, pensando a te”.
“Apri un pò le gambe, ti voglio infilare un dito nella fica”!!!, ha tenuto le cosce chiuse, poi non ha resistito e, si è aperta, era fradicia, in poco tempo i suoi umori hanno impiastricciato le mie dita.
Mia moglie, era eccitatissima, forse quella sera avrebbe accettato di farsi scopare, da qualcun’altro, non ci pensai due volte e, provai ad andare oltre, anche se sapevo che il gioco, poteva essere rischioso. “Vi andrebbe, di venire a toccare, se promettete di fare i bravi,...ve la faccio palpare”,....”ma sei cretino”!! Serena mi sussurrò, non voglio che altri mi tocchino,...ormai era tardi, i due erano li di fronte, in un attimo si trovò 4 mani, sui seni che la palpavano, strizzandole i capezzoli,.. cercava di opporsi, ma invano sentiva le mani dappertutto, sul culo, tra le cosce e, da come si muoveva, capivo che iniziava a essere di suo gradimento.
Mi ero appoggiato alla cabina del camion e, mi godevo la scena: il nero aveva in bocca un capezzolo, succhiava e, slinguava,mentre l’altro cercava la bocca di mia moglie, che non tardò a trovare aperta e, disponibile ormai potevano fare quello che volevano. Quando misero a nudo i loro cazzi, rimanemmo,allibiti, sia io che Serena, Diego l’italiano aveva un cazzo sui 20 cm, che paragonato ai miei 15 cm, era già enorme, ma quello di Tom, credo fosse sui 23/24 cm. Diego e Tom, le misero i loro cazzi in mano, Serena al contatto, li ha mollati, come se bruciassero, poi li ha ripresi, carezzandoli, delicatamente, con occhi pieni di sorpresa. Ora più che eccitato, ero preoccupato, la situazione mi
stava sfuggendo di mano, all’inizio era un gioco, per eccitarci, ma adesso la cosa si faceva seria e, poi Serena, non era abituata a simili “Misure”, temevo le facessero male,...Così decisi di intervenire, dicendo a Serena, che dovevamo rincasare,.. per tutta risposta, impugnò le due verghe, ed iniziò a menarle con vigore,.. “adesso non ho voglia di andare a casa e poi questi due signori, devono affrontare un lungo viaggio, hanno il diritto di divertirsi un pò”!!!
Detto questo l’ho vista abbassarsi lentamente fino ad arrivare all’altezza dei loro cazzi duri, per una buona mezz’ora è, rimasta inginocchiata lavorando di bocca e lingua, i due appoggiati all’auto con i pantaloni alle caviglie la lasciavano fare, godendosi quella amorevole bocca.
Più volte, l’ho vista cercare di ingoiarne il più possibile, Diego riusciva a prenderlo quasi tutto, con Tom, invece non andava oltre la metà, essendo molto largo.
Poco dopo, stanchi di farsi spompinare, l’hanno fatta poggiare al cofano della macchina, le hanno tolto le mutandine, e a turno hanno iniziato a scoparla, il primo è stato Diego, che lentamente, dopo averle appoggiato la cappella sulle grandi labbra, prendendola per i fianchi, dolcemente, le spingeva i suoi 20 cm, dentro la fica, iniziandola a chiavare, sentivo Serena, che incitava Diego “si
così, dai spingi, più forte dai scopami,...che bello”,di fronte a quella scena, non potei resistere oltre, tirai fuori il cazzo, mi faceva un male boia, ed iniziai a masturbarmi lentamente. Anche Tom vedevo che si massaggiava, per essere pronto, non appena Diego avesse liberato la fica,.. poco dopo, Diego lo chiamò,....”prendi il mio posto, prima che questa troia, affamata di cazzo mi faccia sborrare", Tom,si avvicinò, prendendole le gambe, per poggiarle sulle sue spalle, Serena era aperta e la fica lucida di umori intanto Tom usava il cazzo come un pennello, passando la cappella lungo il solco delle natiche e, sul poco pelo della fica, poi iniziando a spingerlo dentro, vedevo la fica che si dilatava all’inverosimile, Serena, gli sussurrava all’orecchio, “ fai piano, è troppo grosso,... piano, ecco così bravo,...no,...si,....ancora un po...,piano, dai spingi, ancora,...si tutto dammelo tutto....ooooh Tom, mi spacchi in due, lo sento tutto dentro, chiavami, chiavami a lungo!!!” Anche il nero, come Diego la prese per i fianchi, affondando nella fica bagnata. Diego, si avvicinò al suo viso, con il cazzo duro, iniziando a scoparla in bocca, andarono avanti a scoparla per parecchio tempo, uno in fica e l’altro in bocca, poi come d’accordo, si sfilarono da lei simultaneamente, facendola inginocchiare davanti a loro, e a turno le mettevano il cazzo in bocca, incoraggiandola, “succhia troia, succhia che ti
sborriamo in gola!!!”, ero stupito, mi avvicinai per vedere meglio,
Tom si stava svuotando nella bocca di mia moglie, vidi la sborra colare dalla bocca di Serena sporcando, la camicetta,bagnare il seno e la gonna ancora arrotolata in vita,....quanta ne colava, mi chiedevo, quanta sborra le sta schizzando in bocca Tom!!!
Quando si sfilò, pensavo si fosse svuotato, invece un getto copioso, le inondò il viso,...altri meno potenti, finirono nuovamente sul seno, sui vestiti,...mentre Tom finiva di sborrare, Diego, con tre o quattro getti potenti, la colse di sorpresa, centrando perfettamente il viso di mia moglie, che a quel punto era una maschera di sborra.
I due erano esausti, e si abbandonarono contro la macchina, Serena si sentiva elogiare per la sua troiaggine.... soddisfatta, ripuliva i loro cazzi con la bocca... alzandosi, mi guardava, spalmandosi la sborra che aveva sul viso, in quel attimo mi sborrai in mano ansimando come un animale. Serena, con lo sguardo fisso su di me, sorrideva, ora si puliva le mani, sporche di sborra con la lingua, andando a baciare a turno i suoi due amanti occasionali. Ripresero a palparla, infilandole le dita e la lingua in ogni buco e quando le proposero di salire con loro in cabina per farsi una bella scopata sul lettino...lei acconsentì, seguendoli. Raccolse le mutandine da
terra e allungandomele disse,: “tu aspetta in auto, quando ho finito ti raggiungo”
Chiusi lo sportello, mi ritrovai solo in auto ad aspettare che mia moglie, finisse di scopare con i due camionisti, mi pareva di sognare, pensavo,...fino a poche ore prima, eravamo una coppia che viveva nella più assoluta normalità, la mia eccitazione mi aveva fatto scoprire la sua inclinazione da zoccola, Serena era soddisfatta...lo sarei stato anche io?
Era passata più di un’ora, Serena era sempre sul camion, non potevo vedere quello che facevano, ma attraverso i finestrini aperti sentivo benissimo i loro sospiri, i gridolini di piacere. Sentivo Serena incitare i maschi a fotterla più forte a volte la sentivo gridare dal piacere.
Mi ritrovai nuovamente con il cazzo in mano a masturbarmi, mentre la immaginavo, a gambe spalancate, mentre si faceva chiavare da Tom, o da Diego, fino a raggiungere l’orgasmo, sborrai all’improvviso, imbrattando il cruscotto e il volante. Finalmente dopo due ore, la portiera del TIR si aprì, Serena scese aggiustandosi la gonna con una mano e tenendo chiusa la camicetta con l’altra, mi sembrava distrutta, tanto che i suoi passi
erano incerti. Salì al mio fianco, poggiando la schiena alla portiera, aprì le gambe, la fica era ancora aperta, i peli sommersi dalla sborra appena
ricevuta, mi prese una mano, mi tirò a se e mi disse “leccami dai, pulisci tutto, metti dentro la lingua, sentirai quanta sborra, mi hanno dato”!!!, mi sono abbassato come un cagnolino e ho passato la lingua tra i suoi peli irrorati di sborra, dentro la fica, ancora grondante di sperma caldo.
Poi mi ha tirato la faccia tra i seni, dove c’era un bel po’ di sborra che aveva imprigionato con la camicetta, ho bevuto e pulito tutto, prima di tornare alla fica. “Cornuto bevi la sborra dei miei amanti, sapessi come mi hanno fatto godere, lecca ancora,pulisci bene adorabile cornuto...sai che mi hanno inculata"? “Si mi hanno inculata tutti e due!!!”... mi sono alzato per guardarla, lei mi ha preso la faccia fra le mani... “Si!!! mi sono fatta inculare come una troia!!! li ho presi anche insieme, uno in fica e l’altro nel culo, dai finisci di pulire, che poi torniamo a casa, sono stanca, ho sonno...” Alle quattro del mattino eravamo a casa, una furtiva doccia e via a letto.
Rifacemmo l’amore dopo alcuni giorni, non parlando mai dell’accaduto, ero steso sul letto, Serena mi cavalcava...”non ti sento,...spingi su,...dai di più!!! e, non sborrare subito come il tuo solito!”
“Cornuto, lo sai vero, che sei un gran cornuto,......hai visto che bei cazzoni mi sono presa
l’altra sera, ho voglia di prenderli ancora, mi hanno dato i loro cellulari, credo che presto li chiamerò e tu godrai a portarmi da loro, vero cornuto?” Non risposi, ma sborrai dopo due secondi, sentendola parlare così. Ci siamo incontrati altre volte con Diego e Tom, poi sfortunatamente ci siamo persi di vista.
Ancora oggi frequentiamo parcheggi, cinema,.....alla ricerca nuovi amanti, che la facciano godere come una troia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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